lunedì 29 aprile 2013

Specialized Tarmac SL2 Sport: Il mio test

Dopo il test off road con la Specialized Epic Carbon Comp 2013 (prima parte) (seconda parte) che ho fatto qualche giorno fa, ho testato la Specialized Tarmac SL2 Sport. Anche questa prova mi è stata concessa dal Team Andeis Cicli di Malè (TN) il primo concept store Italiano della Specialized.

  
Il test lo ho fatto sul tracciato di gara della Marcialonga Cycling, quindi un percorso completo di tutto ma "rovinato" da 40 minuti di pioggia battente e tratti di vento forte, in poche parole un test completo anche climaticamente.



Le prime sensazioni sono quelle di leggerezza, reattività, precisione in curva, e velocità. 
Abituato con una vecchio modello Merida, passare ad una Tarmac SL2 è veramente un salto notevole e quindi avevo tante differenze da affrontare assieme. 



Quando ci si alza sui pedali ci si rende conto di quanto sia rigido il telaio e trasmette tutto sulla forza motrice e non perde niente delle fatica che si fa. 



La precisione in curva è palpabile, segue il binario tracciato dal biker e non fa scherzi. 



La sella non da noie. Con questo voglio dire che in più di 2 ore e mezza, non ho mai sentito la necessità di far qualche pedalata in piedi per far "rilassare" la seduta. La sella Body Geometry Toupé Sport è un ottimo compromesso tra leggerezza e confort, e questo è una cosa principale, perché le parti di contatto tra bici e biker sono i punti nevralgici del confort, ma anche della prestazione e rendimento.




L'attacco manubrio è forse la cosa che dovrei sistemare perché la mia posizione ideale richiederebbe ancora qualche millimetro ma per adesso va bene così.


La Specialized Tarmac SL2 Sport è l'entry level delle Tarmac il telaio SL2 è fatto con carbonio 8r




Il serie del cambio è Shimano 105, ho avuto qualche problemino, ma è dovuto al fatto che erano passate poche ore da quando la Tarmac è uscita dalla scatola e il cambio lo devo registrare a dovere dopo qualche km.




Le leve freno sono comode rispetto alle mie precedenti, ma mi devo ancora abituare alle nuove leve del cambio, ogni tanto faccio ancora casino e sbaglio!


Guarnitura FSA Gossamer BB30 





Qualche parola voglio farla anche sulla splendida livrea del telaio. Per me è fantastica, nero-bianco con il carbonio che si vede in trasparenza . . . bellissima!
    



Freni Axis DC 1.0


Il manubrio Specialized Comp con la sua ottima piega è un'altra parte fondamentale per rendere al biker una ottima sensazione di guida e di resa nelle sue pedalate. Il nastro Specialized S-Wrap W/Gel rende confortevole il tatto e ottima resa sui pavé di paese.




In conclusione per me è un salto generazionale non da poco e rende le mie pedalate ancora più entusiasmanti. Non ho mai provato altre mache di bici, ma capisco perché Specialized è la più vincente al mondo!

domenica 28 aprile 2013

Marcialonga Cycling Percorso corto

Oggi ho voluto riprovare il percorso della Marcialonga Cycling Craft 2013. Nella cartina che ha tracciato il gps si vede che parto da Masi di Cavalese ma ve lo descrivo dalla partenza.


I primi 20km sono in falso piano in discesa quindi veloci e con strade con ampia carreggiata, da ricordare che fino al sesto chilometro la velocità sarà controllata dalle macchina della giuria, e dopo la galleria di Panchià ci sarà il via vero e proprio.
Poco dopo Molina di Fiemme la strada cambia la pendenza e inizia un leggero falsopiano in salita a tratti anche faticoso. Ma la prima salita vera e propria la si incontra al 23km con la salita che porta a Capriana, pendenze tra il 4% e il 6% con qualche tornante, fino ad arrivare al centro del paese di Capriana dove si incontra anche il primo tratto di pavé, che caratterizzerà i passaggio nei centri di alcuni paesi. Passato il primo paese si prende una strada larga e in leggera discesa, per rifiatare dalla prima salita, ma dopo una curva sul ponte la strada ricomincia a salire e anche abbastanza bruscamente e senza preavviso, questa è la strada che passerà per Carbonare per poi arrivare ad'Anterivo. ma questa salita è quasi tutta intorno al 10% con alcuni tratti meno pendenti, ed altri invece che ti fanno ricordare quanto sia duro fare i ciclisti.


Usciti da Anterivo la strada continua a salire per 2 o 3km poi una discesa bella e per niente difficile ci porta fino a San Lugano, e poi prosegue fino al bivio che indica Carano dove la strada torna a salire ma molto delicatamente. Il pavé segna ancora il centro di Carano e la salita prosegue per Daiano e Varena, per poi proseguire che una costante salita verso il passo Pramadiccio per l'ennesima svolta di pendenza e stavolta ci saranno ben 6 km di discesa che richiedono una discreta attenzione.
Raggiunto Tesero curva a sinistra e inizia l'ultimo tratto con una pendenza leggermente a sfavore ma che non si fa sentire, e ci porta fino al traguardo.

Dati del tracciato:

66KM
1100m di dislivello
17% - 10° salita massima
13% - 8° Discesa massima

martedì 23 aprile 2013

Specialized Epic Carbon Comp 29": Il mio test

La prima parte la trovate qui.

Se posso trovare una osservazione è la posizione della valvola di carico dell'aria dell'ammortizzatore posteriore. Messa in quella posizione quando vai a tirare fuori la borraccia può succedere che ci sbatti contro, mi è successo un paio di volte.


La forcella della RockShox Reba è un ottimo compromesso per avere un buon confort e un prezzo ridotto, come prima prova non ho trovato il metodo di averla completamente fissa anche con il comando tutto chiuso, ci studierò sopra.



La sella Specialized Body Geometry Phenom Comp ottima per il mio sedere che non ha avuto problemi a starci seduto sopra per più di 130 minuti.






I problemi sono arrivati dopo 90 minuti, la mia schiena per la prima volta quest'anno si è fatta sentire e mi ha dato fastidio.  Il motivo è che la posizione in sella non è la mia, mancano alcuni centimetri in lunghezza e dovrei cambiare la pippa . . . . vedremo!




Il cuore della epic sta nel sistema FSRcon il suo ammortizzatore Flow Control Mini Brain Specialized/Fox con AUTOSAG, valvola inerziale e Brain Fade, molla ad aria e regolazione dello smorzamento in estensione. Anni di perfezione che hanno reso la Epic l'unica mtb full a vincere in coppa del mondo e anche alle olimpiadi di Londra.
  



Il mio test posso ritenerlo molto soddisfacente, non pensavo che si poteva avere subito un filing così con un mezzo nuovo. Sia in salita che in discesa non ci è voluto troppo per capire come si comporta e famigliarizzare con le 29“ penso che sia solo una gioia, perché al meglio ci si abitua subito, invece se peggiori fai fatica ad abituarti.


lunedì 22 aprile 2013

Specialized Epic Comp Carbon 29": Il mio test

Da oggi faccio parte ufficialmente del Team Andreis Cicli di Malè (TN),


 team che ha nel suo dna la Specialized visto che sono il primo concetp store Specialized in Italia. Venerdì sono andato a ritirare il mio mezzo da battaglia per questa stagione che mi hanno messo a disposizione, in realtà ne ho ritirati due ma ve ne parlerò più avanti del secondo. Per questa stagione la mia MTB sarà una Specialized Epic Carbon Comp 29".


Oggi per la mia prima pedalata pensavo di fare un'oretta di sterrato per prendere confidenza con la nuova Epic, ma alla fine è diventato un ottimo allenamento di due ore e dieci minuti e più di 1300 metri di dislivello.


Prima cosa che ho notato è stata la scorrevolezza. Pedalare nel mio percorso di allenamento dove si può dire che conosco ogni sasso, visto che ci pedalo da 9 anni, mi ha fatto capire perfettamente il pregi della Epic 29" che con le sue ruotone, fa diventare il terreno me accidentato e migliora il confort al biker, e lo ho notato soprattutto in salita.


Il Brain lo conoscevo già, visto che sulla mia Epic Marathon 26" del 2004 c'era già, ma questo più evoluto ha più regolazioni e un sistema per tarare (AUTOSAG) molto semplice.

IL cambio a 20 velocità SRAM/ Shimano mi ha stupito per la sua ampiezza di gamma, anche nel tratto a 26% mi "avanzava" il 36 dietro. Ottima anche la doppia davanto dove si può quasi dire che il 38 è per le discese e il 24 per le salite.






Freni a disco Magura, che hanno una frenata "delicata", abituato ai Shimano che sono più nervosi, i Magura sono più graduali. 





Le leve freni per i miei gusti hanno troppa corsa e per il primo centimetro non succede niente poi iniziano a frenare, vedro se si può regolare la corsa delle leve in modo di avere una risposta più immediata.


Ho ancora tante cosa da dire continuerò in un altro post, che trovate qui!
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