mercoledì 20 marzo 2013

CAPE EPIC: Terza Tappa

KARL PLATT E URS HÜBER SI CONFERMANO VINCENDO ANCHE A SARONSBERG



La coppia del team Bulls approfitta di un'errore di percorso dei fuggitivi Kulhavy e Sauser e va a vincere con 46'' di vantaggio. Ieri sera Soren Nissen è stato ricoverato in ospedale e oggi, fuori classifica Enrico Franzoi ha avuto il permesso di continuare a correre.

Sorensberg in Tulbagh (RSA) - La carovana itinerante della decima edizione della Cape Epic oggi non si è mossa da Saronsberg, infatti la terza tappa è partita da quì, nella valle di Tulbagh, famosa per i vigneti e vi è rientrata dopo 94 chilometri (1.950 metri di dislivello). La tappa è iniziata con temperature più fresche rispetto agli altri giorni, il terreno era più morbido, la vegetazione più rigogliosa, ma via via i riders hanno dovuto affrontare nel bacino di Tulbagh temperature elevate. 


Per il secondo giorno consecutivo ha vinto il Team Bulls 1 del tedesco Karl Platt e dello svizzero Urs Hüber, i due rider che ieri avevano conquistato la maglia gialla di leader della generale. I due hanno ripreso i fuggitivi Kulhavy e Sauser che a due chilometri dal traguardo hanno sbagliato percorso ad un bivio.


L'altra notizia del giorno è il ritiro del danese della Elettroveneta Corratec, Soren Nissen che ieri sera è stato ricoverato all'ospedale di Cape Town dopo i problemi respiratori che aveva accusato in gara. Il suo compagno di squadra Enrico Franzoi rimasto solo, come l'austriaco Alban Lakata, ha avuto il permesso di correre da solo, senza però intralciare gli altri concorrenti.


Alla fine da solo Franzoi oggi ha chiuso in quarta posizione, peccato per l'abbandono di Nissen, perchè il trevigiano oggi una gran gamba. Comunque, non rientrerà in Italia, ma pedalerà fino a domenica.


La gara: Al primo punto di rifornimento dopo 32 chilometri, quando i corridori avevano già affrontato le prime rampe, la corsa non era ancora entrata nel vivo, davanti c'erano ben nove team, con tutti i migliori, compresi Fontana e Fumic . Leggermente staccati ma a soli 14'' passavano Paulissen e Zoli (Torpado) mentre l'Avion Axevo accusava un distacco di 2'24'', José Hermida e Rudi Van Houts (Multivan Merida) hanno avuto una foratura abbastanza presto in gara, che ha annullato le loro possibilità di salire sul podio.


Nella parte centrale del percorso che guardando l'altimetria sembrava il tratto meno impegnativo, ma con un bello strappo dopo 50 km, c'è stato il primo scossono nel gruppo di testa, quando sono rimasti da solo al comando i leader con la yellow jersey Karl Platt e Urs Hüber (Team Bulls), affiancati dal duo Specialized che in questa gara si chiama Team Burry Stander Songo e schiera Jaroslav Kulhavy e Christoph Sauser.
Le due coppie dopo 62 km, nel secondo punto di assistenza/ristoro sono transitate con poco più di due minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo formato da otto coppie. Il team Torpado passava in tredicesima posizione accusando un distacco di quasi otto minuti, mentre dietro ad una ventina di secondi l'Avion Axevo pedalava in compagnia del Multivan Merida (Hermida e Van Houts).


Iniziava quindi la parte finale con le salite più impegnative e dopo altri quindici chilometri, c'era il terzo punto di assistenza, questo prima dello strappo finale che avrebbe portato la corsa nel punto più alto della gara (567 metri). Gli strappi facevano finalmente selezione, davanti passavano da soli i due della Specialized, che avevano più di un minuto di vantaggio sui leader della Cape Epic. Dal gruppo emergeva il Team Bulls 2 (Dietsch-Boehme) che sfilava con cinque primi di distacco. Dietro il gruppone si era spezzato in vari drappelli.

Per quanto riguarda le squadre italiane, Fontana era in sesta posizione, il Team Torpado (Yader Zoli-Roel Paulissen) era dodicesimo insieme alla coppia della Merida mentre l'Avion Axevo (Mirko Celestino-Luca Ronchi) passava dopo quasi venti minuti in diciassettesima posizione seguito dalla Scott formata da Schürter e Vogel, con quest'ultimo oggi in crisi.


Prima dell'arrivo c'era l'ultimo strappo e poi una discesa e la corsa subiva un nuovo scossone al vertice, infatti i leader del Team Bulls 1 rientravano sui due Specialized e li sorpassavano approfittando di un loro errore di percorso quando avevano un vantaggio di 2' 45", andando a vincere la loro seconda tappa in 3 ore 53' 17" confermando la loro leadership in questa prima metà della Cape Epic.
Kulhavy e Sauser mestamente e delusi, arrivavano a Saronsberg dopo 46',' mentre il podio lo completava il secondo Team Bulls, formato dall'alsaziano Thomas Dietsch e dal tedesco Tim Boehme.


Marco Aurelio Fontana e Manuel Fumic (Cannondale Factory Racing) chiudevano sesti, stessa posizione che hanno poi nella generale, dodicesimo il Team Torpado con Yader Zoli e Roel Paulissen.


Roel: "Una bella tappa con un finale molto difficile. Mi son piaciuti molto questi highspeed singletrails, e la salita finale però è stata una vera rampa, cattivissima. Il nostro obbiettivo iniziale, arrivare tra i 10 e i 15, è sempre lì, chissà, siamo appena a metà gara, forse riuscieremo a fare anche meglio."

Yader: "Ogni anno mi dimentico quanta fatica si fa a correre in bici e la Cape Epic me lo fa ricordare bene. Vorrei ringraziare Roel che ogni giorno mi scorta ed aspetta e mi porta ogni giorno al traguardo. Lui potrebbe andare molto più forte e potrebbe arrivare molto più avanti. Per i prossimi giorni cercherò di difendermi e di non mollare."

"Christoph (Sauser) e Jaro (Kulhavy) erano un pò 'arrabbiati e cattivi oggi - ha detto Karl Platt- Hanno cercato di attaccare ovunque e accelerato come matti e noi abbiamo deciso di andare solo col nostro ritmo e ad una velocità confortevole. L'anno scorso nessuno è riuscito a metterli sotto pressione, ma quest'anno stanno facendo diversi errori. Stavano andando al limite e se vieni inseguito, si fanno più errori se sei la lepre. Oggi abbiamo aumentato il nostro vantaggio in classifica che ora è impressionante. Urs (Huber) è come una macchina, non molla mai, siamo molto simili e ci stiamo divertendo un sacco a correre insieme.
Stefan Sahm ha lavorato molto oggi, per i primi 40 km è stato davanti a fare il ritmo e per questo i Bulls hanno ottenuto un grande risultato. Abbiamo ricevuto così tanti tweet ed e-mail ieri, ci sono volute solo due ore solo per leggerli, purtroppo non posso rispondere a tutti. I tifosi sono incredibili, un grazie enorme a loro e speriamo che ci sostengono fino alla fine".

Il tre volte vincitore della Cape Epic, Stefan Sahm ha detto: "E' stata una vittoria di tutta la squadra. Abbiamo cercato di aiutare il più possibile Karl e Urs e ho lavorato sodo dall'inizio per tenere i ragazzi al riparo dal vento in modo da far risparmiare loro energie per quando la gara iniziava davvero. E' bello vederli andare alla stessa velocità di rider di fma mondiale come Sauser e Kulhavy. E' bello essere qui e fare la gara con una grande squadra"

Questo invece il commento di Jaroslav Kulhavy "Siamo stati in testa e siamo andati veramente forte. Abbiamo preso una strada sbagliata e perso il comando della corsa. Sono arrabbiato perché è la seconda tappa che abbiamo perso, ci sono ancora quattro stages e noi non ci arrendiamo, abbiamo ancora una possibilità, ma non sono sicuro di riuscire a mettere così tanta energia nella tappa di domani. Stavamo andando così veloce che capito di aver fatto un errore quando siamo arrivati ad un incrocio a T. Abbiamo dovuto ritornare indietro e perso tanto tempo, è stato frustrante"


Quindicesimo arrivava l'Avion Axevo Professional Team. Celestino e Ronchi escono dalla top ten della generale ma il loro distacco dalla decima posizione è di pochi minuti e in una gara cosi lunga e dura e con tante sorprese può succedere di tutto. "Siamo partiti piano cercando di controllare le nostre energie prima ancora degli avversari - ha dichiarato Mirko Celestino al traguardo - oggi non è stata facile come gara, anche se, arrivati a questo punto con ancora quattro lunghe prove da affrontare ormai dubito troveremo tappe semplici."


Ha poi proseguito il suo compagno Luca Ronchi: "Sono stati 94 km di sofferenza non tanto per la fatica accumulata da ieri, bensì dalle difficoltà che si nascondono su questi tracciati. Pietre e lunghe distese di campi non lasciano mai un metro di riposo. Qui gli sterrati non sono come da noi in Europa. Qui sono off-road selvaggi allo stato puro."

Si è saputo a fine gara che subito dopo aver sorpassato l'ultima feed zone, un problema tecnico al pacco pignoni di Celestino ha obbligano la coppia a tornare indietro percorrendo almeno 500 mt per tornare al punto consentito per l'assistenza tecnica dove è stata cambiata la ruota.


I due stanno correndo con la Axevo 650B Pro Team. "Basta pensare che tra i top team siamo tra i pochi ad utilizzare delle hardtail - dice Celestino - questo da ancora più valore al nostro lavoro ma di certo commenta da solo la qualità e la competitività che le nostre nuove 27,5" hanno a confronto degli avversari. Per ora si sono dimostrate all'altezza di ogni situazione."

Yolande Speedy e Catherine Williamson (Energas) hanno vinto la loro seconda tappa di fila in 4 ore 58' 36" e ora conducono la categoria femminile con 1 ora 6' 45". Oggi sono state seguiti dall'equipaggio belga-olandese Sara Mertens-Laura Turpijn in 5 ore 24' 06". Esther Suss si è ritirata definitivamente a causa del virus intestinale che l'ha colpita ieri e ora la sua partner Jane Nuessli corre da sola con la maglia bianca Outcast che aiuta gli altri corridori a identificare gli "orfani", rimasti senza compagno di squadra. "Mi dispiace che la squadra più forte sia fuori gara -ha detto la sudafricana Speedy, fresca Campionessa Continentale XCO - Ma alla Cape Epic può succedere ancora di tutto. Jane Nussli è stata insieme a noi all'inizio, è stato un'onore. E' la prima volta che mi trovo in maglia arancione, non c'è gara più grande della Cape Epic e, se la vinciamo, sarebbe una soddisfazione incredibile"

La categoria Masters è stata nuovamente vinta da Nico Pftizenmaier e Abraao Azevedo delTeam Bridge in 4 ore 12' 08", seguiti a 9' 01" da Bart Brentjens e Robert Sim (Superior-Brentjens). Pfitzenmaier e Azevedo ora sono i leader di questa categoria. Una delle squadre favorite, i tedeschi Udo Boelts e Carsten Bresser (Team Juwi), ha avuto la sfortuna di oggi e ha preso una strada sbagliata vicino al traguardo, perdendo tutto il loro consistente vantaggio nella generale accumulato con due vittorie di tappa.

Il Team RE:CM di Erik e Ariane Kleinhans ha vinto la quarta tappa di fila nella categoria Mixed in 4 ore 36' 47", seguiti al traguardo da Theresa Ralph e Damian Perrin di Biogen Britehouse. I coniugi Kleinhans guidano la categoria con 1 ora 05' 12" di vanatggio.

Domani la carovana abbandonerà Saronsberg per trasferirsi a Wellington. Sarà ancora una durissima giornata per i rider, li aspetta infatti una cavalcata di 120 km (2.300 metri di dislivello), caratterizzata da tre grandi salite e terreno estremamente vario.

Classifica ssoluta maschile terza tappa Saronsberg - Saronsberg

1. Team Bulls 3:53.17,3 Karl Platt (GER) - Urs Huber (SVI)
2. Burry Stander - SONGO +46,0 Christoph Sauser (SVI) - Jaroslav Kulhavy (R.CEC)
3. Team Bulls 2 +5.53,2 Thomas Dietsch (FRA) - Tim Boehme (GER)
4. Cannondale Blend +7.57,8 Darren Lill - Charles Keey (RSA)
5. Burry Stander - Songo 2 +8.56,3 Max Knox (RSA) - Kohei Yamamoto (JPN)
6. Cannondale Factory Racing +9.32,4 Marco Aurelio Fontana (ITA) - Manuel Fumic (GER)
7. Bulls 3 +11.39,5 Stefan Sahm - Simon Stiebjahn (GER)
8. Dietrich +11.56,9 Markus Kaufmann (GER) - Thomas Stoll (SVI)
9. Superior-Brentjens +12.03,4 Hans Becking (BEL) - Jiri Novak (R.CEC)
10. Scott Factory Racing M +12.05,0 Philip Buys- Matthys Beukes (RSA)
11. Multivan Merida +15.40,2 Jose Hermida (SPA) - Rudi Van Houts (OLA)
12. Torpado Surfingshop +18.21,8 Roel Paulissen (BEL) - Yader Zoli (ITA)
15. Avion Axevo +24.01,2 Mirko Celestino (ITA)- Luca Ronchi (ITA)

Classifica generale maschile dopo 4 giorni

1. Team Bulls 14:58.25,7 -Karl Platt (GER) Urs Huber (SVI)
2. Burry Stander - SONGO +8.49,9 Christoph Sauser (SVI) - Jaroslav Kulhavy (R.CEC)
3. Team Bulls 2 Men +12.16,2 Thomas Dietsch (FRA)- Tim Boehme (GER)
4. Multivan Merida +24.46,0 Jose Hermida (SPA) - Rudi Van Houts (OLA)
5. Cannondale Blend +29.36,1 Darren Lill - Charles Keey (RSA)
6. Cannondale Factory Racing +38.39,5 Marco Aurelio Fontana (ITA) Manuel Fumic (GER)
7. Dietrich Men +43.38,1 Markus Kaufmann (GER) - Thomas Stoll (SVI)
8. Scott Factory Racing M +45.40,8 Philip Buys - Matthys Beukes (RSA)
9. Superior-Brentjens +56.02,0 Hans Becking (BEL) - Jiri Novak (R.CEC)
10. Bulls 3 +57.09,2 Stefan Sahm- Simon Stiebjahn (GER)
11. Avion Axevo +1:05.31,3 Mirko Celestino (ITA) - Luca Ronchi (ITA)
12. Burry Stander - Songo 2 Men +1:07.18,1 Max Knox (RSA) Kohei Yamamoto (JPN)
13. Scott-Swisspower MTB-Racing +1:08.18,9 Nino Schurter - Florian Vogel (SVI)
14. Torpado Surfing Shop +1:23.39,0 Roel Paulissen (BEL) -Yader Zoli (ITA)
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