lunedì 16 gennaio 2012

Race in the City MILANO! Un bel podio e tanta gente!

Sprint Individuale:

La vera vincitrice di Race in the City è Milano: con i suoi ventimila spettatori che hanno assiepato in ogni ordine di posto i 630 metri dell'anello al Castello Sforzesco, facendo un tifo calcistico nel week-end del derby e portando gli azzurri fino alle soglie della finale. La vittoria nella gara individuale è andata al norvegese Eirik Brandsal, piccolo e sorridente campione milanese, che ha regolato il tedesco Josef Wenzl e lo svedese Teodor Peterson. Miglior azzurro è Fulvio Scola, ottavo, davanti a Federico Pellegrino, nono, e a Renato Pasini, decimo. David Hofer è 20/o ma solo per aver ceduto il passo a Pellegrino nei quarti, quando i due azzurri sono stati schiacciati dal russo Morilov alla staccionata e l'altoatesino ha rallentato per evitare di danneggiare il compagno.
Bella la gara e il tracciato veloce mette in mostra l'abilità degli atleti nella tattica dello sprint. Qualcuno vola, i più abili vincono. Bello vedere il treno dei fondisti, infilarsi fra gli alberi di Parco Sempione, voltare al bar Bianco e tornare verso la Piazza del Cannone: i luoghi della città per una volta paiono montagna.





Grande il lavoro dei 230 volontari, in maggioranza bergamaschi e valtellinesi, che hanno curato ogni centimetro della pista e della neve. Il loro lavoro è stato ripagato dalla gioia del pubblico e degli atleti.
La regina di Race in the City al femminile è la svedese Ida Ingemarsdotter, che ha regolato l'americana Kikkan Randall e la norvegese Maiken Falla. Gaia Vuerich è 15/a ed Elisa Brocard è 23/a e sono le migliori azzurre.


Parla per tutti Federico Pellegrino: "E' stata una gara fantastica - dice l'aostano - alla quale è mancata solo la ciliegina di un importante risultato azzurro. Però spero davvero che si possa ripetere questa gara, perché il tracciato è bellissimo, il pubblico eccezionale e merita di essere onorato al meglio nei prossimi anni. Io ho speso molto nelle prime frazioni e sono arrivato senza forze alla semifinale. Però anche questo è il fascino delle sprint, mi piacciono così".

Domani è in programma la team sprint con inizio alle 9.45 e finali alle 12.15. In gara per l'Italia le accoppiate: Hofer/Scola, Renato Pasini/Pellegrino, Fabio Pasini/Noeckler, Frasnelli/Zattoni. Fra le donne: Brocard/Vuerich, Debertolis/Laurent.

Team Sprint:


Arriva la gioia del podio anche per l'Italia nella team sprint svoltasi oggi al Parco Sempione. Gli alfieri azzurri David Hofer e Fulvio Scola sono riusciti a salire sul terzo gradino del podio rimanendo in scia alle quotatissime coppie di Russia I (Petukhov-Morilov) e Svezia I (Halfvarsson-Peterson). Dietro ai due azzurri è giunta la coppia norvegese con il vincitore di ieri Eirik Brandsdal, che è entrato in affanno con il passare delle frazioni e ha dimostrato col suo rendimento come le cose possano cambiare fra sprint e team sprint. Sfortunata l'altra coppia azzurra composta da Renato Pasini e Federico Pellegrino. Complice la rottura di un bastoncino nelle fasi calde della gara il valdostano non è riuscito a ricucire lo strappo in tempo per giocarsi lo sprint, arrivando solo settimo al traguardo. Le altre due coppie azzurre erano rimaste fuori in semifinale.


Fra le donne, raddoppia Ida Ingemarsdotter che con Anna Brodin si è aggiudicata lo sprint sempre su Kikkan Randall che ha gareggiato con Jessica Diggins. Terza l'altra coppia nordamericana, composta dalle canadesi Perianne Jones e Chandra Crawford. Delusione anche al femminile per la Norvegia, solo quarte Mari Eide e Maiken Caspersen Falla. Nessuna coppia azzura in finale: Elisa Brocard e Gaia Vuerich sono state le prime delle escluse. Gli azzurri ora salteranno la tappa in Estonia e si ripresenteranno al cancelletto nelle gare di Rybinsk.
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