A WELLINGTON IL GIORNO DEL RISCATTO PER KULHAVY E SAUSER. TAPPA E MAGLIA.
Il duo Specialized ha mostrato la loro vera forma vincendo il quarto stage e la dea bendata che ieri li aveva abbandonati oggi li ha toccati. Ieri erano stati loro due a sbagliare percorso ai -2 km oggi invece è toccato al gruppo inseguitore, con un errore tanto grave che è costato la maglia di leader al Team Bulls. La giuria però a fine gara, li grazia abbuonando 10 minuti di distacco.
Wellington (Sudafrica) - Oggi era giorno di festa in Sudafrica e la Cape Epic partita questa mattina presto da Saronsberg, dopo 120 chilometri è arrivata a Wellington, cittadina che si trova a meno di un'ora da Città del Capo. Quì si è scesi di quota e c'è ancora più caldo rispetto alle località che avevano ospitato le tappe precedenti.
I primi ad arrivare in città ed aggiudicarsi questa quarta tappa sono stati Jaroslav Kulhavy eChristoph Sauser (Burry Stander - Songo) che si sono così riscattati dopo l'errore di percorso che ieri era loro costato la vittoria di tappa. (ai - 2 km dal traguardo ad un bivio avevano girato dalla parte sbagliata).
E la fortuna oggi è stata loro amica, infatti il gruppo inseguitore comprendente le due maglie giall di Platt e Huber, sbagliava strada nel finale (pare si siano confusi con le tracce lasciate dal pasaggio della recente Grape Escape e poi abbiano seguito le indicazioni della tappa di domani), regalando ai due Specialized anche il primato della generale.
La gara. All'inizio c'è stata una fuga degli austraci renè Haselbacher e Wolfang Krennche sono transitati per primi allo Spectator point A. I due fuggitivi avevano una ventina di secondi sul gruppo formato da sette coppie, comprendente tutte le squadre più forti. Quì il Team Avion Axevo passava in dodicesima posizione, staccato di 1' 41'' mentre il duo Torpado era staccatissimo e passava con oltre dieci minuti di ritardo. La fuga degli austriaci durava poco e grazie al Team Bulls il gruppo li riprendeva.
Dopo 40 Km di gara arrivava l'azione decisiva del duo Specialized che riusciva a sganciarsi e ad andare in fuga per rendere la gara il più difficile possibile per i Bulls che stavano lavorando insieme per impostare il ritmo e controllare la gara. Dietro restavano solo tre coppie ma nonostante il forcing di ben due Team Bulls (Platt-Hüber e Dietsch-Boehme) e del Multivan Merida (Hermida-Van Houts) nessuno riusciva a rientrare. "I ridersi Bulls stavano giocando cercando di non farmi passare e questo mi ha motivato di più" - ha detto Sauser - "Io e Kulhavy abbiamo spinto forte e abbiamo notato che non riuscivano a rientrare, sembravano molto stanchi, così abbiamo insistito"
Ai -10 il Team Torpado passava in diciottesima posizione mentre non si vedere più arrivare l'Avion Axevo, che passava dopo un'ora mentre non si vedere più arrivare l'Avion Axevo, che passava dopo un'ora.
Prima del traguardo restava una salita bella tosta e una ripida discesa verso Wellington in cui il Team Songo aveva un vantaggio di sei minuti che sarebbero stati abbastanza per aspirare nuovamente alla vittoria finale ma, mentre Sauser e Kulhavy andavano a conquistarsi la gloria, tagliando in traguardo di Wellington in 4 ore 32' 49'', dietro c'era un colpo di scena. La stessa cosa successa a loro due ieri, oggi è capitata al gruppo inseguitore, ben tre coppie (le due Team Bulls e quella Merida) sbagliavano percorso, con un errore tanto grave che costava la "yellow jersey" a Platt e Hüber. A fine gara il tedesco dirà: "Questa è la Cape Epic, tutto può succedere".
"Sappiamo che abbiamo appena preso in prestito la maglia gialla" - ha detto Sauser - "Ora dobbiamo solo fare attenzione e rimanere concentrati. Indossare la maglia gialla è stato un momento così emozionante per me, in particolare con la famiglia Stander ad lì ad applaudire, ricordando quello che avevo fatto l'anno scorso con Burry"
Mentre al traguardo si aspettava l'arrivo degli inseguitori, in realtà dopo 18' sono sbucati i due Cannondale, Marco Aurelio Fontana e Manuel Fumic che oltre al secondo posto hanno guadagnato una posizione nelle generale, dove adesso risultano come quinto team. Dietro di loro staccati di circa un minuto i sudafricani di Scott Factroy Team, Philip Buys e Mattys Beukes.
Bisognava attendere quasi ventidue minuti prima di vedere arrivare insieme le tre coppie "tradite" dal percorso, chiudevano infatti in sesta posizione Hermida-Van Houts (Multivan Merida), in settima il Team Bulls 1 (Platt-Hüber) e in ottava il Team Bulls 2 (Dietsch-Boehme). Per loro c'è stato un secondo colpo di scena nel primo pomeriggio, in seguito ad un ricorso del Team Bulls a cui si è aggiunto anche il Multivan Merida, nella generale gli è stato dato un bonus di 10 minuti.
Dopo aver iniziato la giornata con un deficit di otto minuti e 49 secondi, il Burry Stander-Songo può ora guardare avanti per la altre tre tappe con un comodo vantaggio di 13 minuti su Platt e Huber.
Da segnalare che in quattordicesima posizione, ma fuori dalla classifica sono arrivati l'austriaco Alban Lakata ed Enrico Franzoi (Elettroveneta Corratec), i due atleti che per due diversi motivi sono rimasti senza compagno di squadra e ai quali l'organizzazione ha permesso di continuare la corsa, con l'impegno di non ostacolare gli altri concorrenti (Lakata ha perso Mennen, centrato da un'antilope mentre come sapete due sere fa Nissen si era ritirato ed era stato portato all'ospedale per problemi respiratori).
Diciassettesima posizione per il Tteam Torpado di Zoli e Paulissen. Un risultato apparentemente deludente dopo il dodicesimo posto di ieri, in realtà con una gara che continua a riservare sorprese, oggi nelle generale Yader e Roel sono risaliti di ben tre posizioni ed ora sono undicesimi. Ecco un particolare interessante segnalato dal team: "Oggi hanno forato 3 volte".
La dimostrazione che non basta solo essere forti per mettersi in mostra quì alla Cape Epic, la si è avuta anche oggi. Due fenomeni come Nino Schürter e Florian Vogel, hanno nuovamente sofferto, pare abbiamo avuto problemi meccanici e sono arrivati dopo quasi un'ora.
Si pensava non arrivassero al traguardo, erò ce l'hanno fatta a chiudere la gara anche Mirko Celestino e Luca Ronchi dell'Avion Axevo. Sono arrivati al traguardo dopo 1 ora 28' 48'', comunque nonostate il "bad day", nella generale hanno perso solo tre posizioni, scalando dall'undicesimo al quattordicesimo posto.
Luca Ronchi che è stato male stanotte ed è partito praticamente senza mangiare stamattina, si è fermato più volte a vomitare in gara e Mirko Celestino con esperienza e tranquillità lo ha aiutato a finire la gara. Anche Mirko si è emozionato all'arrivo per Luca e ha detto che lui non sarebbe riuscito a fare quello che ha fatto il suo giovane compagno di squadra. "Questo ragazzo ha le palle! Non esistono altre parole per descriverlo! - così Mirko Celestino ha detto di Luca Ronchi appena tagliato il traguardo - tra Giro d'Italia, Tour de France e classiche del nord penso di aver visto le peggiori condizioni che un atleta possa incontrare in una lunga gara. Ma questo ragazzo le supera tutte, e più di ogni altro ha dimostrato di avere coraggio e determinazione. Ha tutta la mia stima!"
Ultima nota, al campo base c'è l'infermeria con 20 posti letto e tutti i giorni ha tanto da lavorare. Si possono vedere biker con le flebo, altri con braccia, spalle, setto nasale distrutti.
Domani si correrà la terzultima tappa, la Wellington-Wellington, quindi la carovana itinerante della Cape Epic non si muoverà. Domani è brevista una tappa "breve" e veloce di 75 km, con 1.800 metri di dislivello.
Classifica assoluta elite maschile delle tappe Saronsberg - Wellington
1. Burry Stander - SONGO 4:32.49,3 Christoph Sauser (SVI) - Jaroslav Kulhavy (R. Ceca)
2. Cannondale Factory Racing +18.07,6 Marco Aurelio Fontana (ITA) - Manuel Fumic (GER)
3. Scott Factory Racing +19.28,1 Philip Buys - Matthys Beukes (RSA)
4. Team Bulls 3 +19.59,9 Stefan Sahm - Simon Stiebjahn (GER)
5. Burry Stander - Songo 2 +20.30,9 Max Knox (RSA) Kohei Yamamoto (JPN)
6. Multivan Merida Men +21.53,2 Jose Hermida (SPA) Rudi Van Houts (OLA)
7. Team Bulls1 +21.54,0 Karl Platt (GER) Urs Huber (SVI)
8. Team Bulls 2 +21.55,0 Thomas Dietsch (FRA) Tim Boehme (GER)
9. Superior-Brentjens +22.49,7 Hans Becking (BEL) Jiri Novak (R.Ceca)
10. Bridge Masters +21:35.37,8 Nico Pfitzenmaier (RSA) Abraao Azevedo (BRA)
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17. Torpado Surfingshop +35.18,0 Roel Paulissen (BEL) - Yader Zoli (ITA)
83. Avion Axevo +1:28.48,2 Mirko Celestino- Luca Ronchi
Classifica generale maschile dopo 4 tappe
1. Burry Stander - SONGO 19:40.04,9 Christoph Sauser- Jaroslav Kulhavy
2. Team Bulls 1 + 1.12 Karl Platt - Urs Huber
3. Team Bulls 2 + 13.30 Thomas Dietsch - Tim Boehme
4. Multivan Merida +25.56 Jose Hermida - Rudi Van Houts
5. Cannondale Factory Racing +47.57,2 Marco Aurelio Fontana - Manuel Fumic Germany
6. Cannondale Blend +52.48,4 Darren Lill - Charles Keey
7. Scott Factory Racing +56.19,0 Philip Buys -2 Matthys Beukes
8. Team Bulls 3 +1:08.19,2 Stefan Sahm - Simon Stiebjahn
9. Superior-Brentjens +1:10.01,8 Hans Becking- Jiri Novak
10. Burry Stander - Songo 2 +1:18.59,1 Max Knox - Kohei Yamamoto
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11. Torpado Surfingshop +1:50.07,1 Roel Paulissen- Yader Zoli
14. Avion Axevo +2:25.29,6 Mirko Celestino - Luca Ronchi
Articolo tratto da: PianetaMountainBike.it