Stava Mountain Race
nonostante tutto possiamo dire
Era la mia prima volta che partecipavo alla Stava Mountain Race, e si può dire anche a una gara di corsa in montagna, o meglio una gara di Trail Running.
Gara impegnativa e tecnica soprattutto per un neofita come me, quest'anno mi sono allenato tanto, ma una gara non ha niente a che vedere con un allenamento.
La gara inizia con lo stesso tracciato della Vertical, quindi nei primi 5 chilometri c'è già in dislivello di 1080 metri, impegnativi dal punto di vista della forza nelle gambe, ci si aiuta con i bastoncini, ma la grande sollecitazione viene fatta dalla salita molto ripida.
La mia gara inizia bene, solita apnea nei primi minuti, ma dopo inizio ad ingranare e per tutta la prima salita mi sento in gran forma e riesco a superare piano piano tanti avversari. Le gambe sono fresche e reattive quindi senza dare il 100% vado avanti con il mio passo.
Arrivato in vetta al monte Cornon, 2150m slm, con un tempo di 1:00:37 in 49esima posizione assoluta, ma li la mia gara cambia. Già da pochi metri prima della vetta inizio a sentire i primi sintomi di stanchezza, che reputo più che giusti visto quello cosa avevo fatto fino a li. Quindi mezzo bicchiere di sali al ristoro e cambio di ritmo, si inizia a scendere. Inizialmente su erba soffice, poi inizia un sentierino un pò più impegnativo ma sempre facile da correre in discesa, poi si arriva in una strada sterrata e qui il primo episodio che condizionerà la gara.
La discesa mi ha imballato le gambe e ho sofferto il cambio di ritmo, ma tra il tratto in erba e la strada sterrata cera un altro cambio di ritmo che si è fatto sentire nelle gambe e dopo pochi passi inciampo e faccio un bel ruzzolone per terra. Sbatto forte il ginocchio procurandomi una bella botta con escoriazione. Urlo, mi rialzo, guardo il ginocchio sanguinante e ..... si continua con la mia gara. Il mio pensiero è che se c'è qualcosa che non va si sentirà, stare fermi non serve, infatti sentivo il male, ma potevo benissimo continuare la mia gara.
E via che si continua con la seconda salita, verso la cima del monte Agnello, 2358m slm, salita che inizia tranquilla e a tratti anche corribile, ma verso la vetta il tracciato si impenna e si complica la gara per le mie gambe. Cerco sempre di tenere un'andatura veloce, ma verso la vetta iniziano ad arrivare i primi sintomi dei crampi, e visto che la gara è ancora lunga calo un po il ritmo, e a fatica arrivo anche in questa vetta.
In vetta ci arrivo con il tempo di 1:59:56 in 67evisa posizione perdendo ben 18 posizioni. Appena dopo la cima del monte Agnello mi aspettava Italo con una borraccia di sali minerali Strive+ Nutrilite, ma i crampi ormai li avevo già, infatti i primi 300/400 metri di discesa i miei polpacci gridavano aiuto, ma per fortuna sono passati e ho ri-iniziato ad andare ad un ritmo quasi normale, visto che i crampi mi lasciano sempre un bel dolore.
La discesa continua abbastanza bene, fino alla salita del Dos dei Branchi, dove si inizia a sentire la stanchezza, ma tutto sommato riesco ancora a correre anche se con un ritmo non tanto buono. Dopo l'ultima asperità via in discesa verso il traguardo. Discesa tosta, impegnativa e difficile, dove bisogna esserci soprattutto con la testa per continuare a fare un buon ritmo, ma.......
il colpo di grazia arriva a 3km dalla fine. Si spegne la candela, finisce la benzina, non ho più un goccio di forza, una mega crisi di fame mi costringe a camminare e vi giuro che facevo fatica anche a camminare. Per farvi capire quanto ero disperato...... a 400 metri dell'arrivo una signora mi guarda e mi dice. "Vuoi dell'acqua?" e mi porge una bottiglia di plastica da 1,5litri piena per un terzo. Penso di avergli detto di si, ma non mi ricordo, so solo che quell'acqua mi ha dato tanto. A 100 metri dalla fine ci sono mia moglie e mia figlia che mi incitano come solo chi ti ama può farlo e li ti rendi conto che la battaglia è finita e finalmente posso tagliare il traguardo, a braccia alzate, perché per me è una vittoria, ho dato tutto, anzi penso di aver dato il 110%.
I mie errori sono stati 2. La prima salita la ho fatta troppo veloce, anche se stavo bene dovevo dosare le forze e tenerle per dopo. Il secondo errore è stato un mix tra caldo e cattiva alimentazione in gara, questi due fattori mi hanno fatto prosciugare le forze, per terminarle a 3km dal traguardo.
Comunque sono soddisfatto dalla mia prima Stava Mountain Race, bella gara, dura e tecnica. Questa è stata anche la mia prima gara di Corsa in Montagna, che penso possa anche mettersi nella categoria di Trail Running, specialità che mi sta sempre più appassionando, perché i monti li ho sempre amati come anche lo sport, e mettere assieme le due cose è FOTONICO!!!
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